Formazione Professionale: Cgil e Flc, stato di crisi e revoca degli accreditamenti per gli enti con conti in rosso. Al via la campagna del “Foglio Bianco”. Verso lo sciopero della categoria

 Formazione Professionale: Cgil e Flc, stato di crisi e revoca degli accreditamenti per gli enti con conti in rosso. Al via la campagna del “Foglio Bianco”. Verso lo sciopero della categoria
feb 23

 

Oggi al Teatro Don Orione, presso il centro di formazione professionale dell'Endo -Fap, si è tenuta la Assemblea dei delegati, allargata ai lavoratori iscritti e simpatizzanti della Flc Cgil. Nella assemblea si sono discusse le linee per la piattaforma rivendicativa della Cgil e della Flc per affrontare la gravissima crisi del settore nell'Isola. Si sono prospettate le iniziative di lotta e di protesta che le due organizzazioni, confederale e di categoria metteranno in campo per sostenere la loro proposta. 

La campagna "del Foglio Bianco" per girare pagina e scrivere una nuova storia della formazione professionale in Sicilia, guardando ai diritti, alla efficacia delle azioni, alla responsabilità di tutti gli attori del sistema.

Il documento contenete la piattaforma, arricchita dalle elaborazioni provenienti dal dibattito, sarà messa a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla "buona formazione" in Sicilia, insieme con il calendario delle iniziative di protesta, di lotta e che vogliono raggiungere l'opinione pubblica per sensibilizzarla ai temi del riordino di questo settore che si ritiene strategico per il lavoro, ma che deve essere sgravato dai costi della "cattiva politica".

Il testo che segue è il comunicato dell'Ufficio stampa della Cgil sulla iniziativa odierna:

Palermo, 23 feb-Stato di crisi e revoca degli accreditamenti per gli enti di formazione professionale con i conti in rosso e che non riescono a fare fronte agli obblighi di legge e  ai contratti. Rivoluzione del sistema di finanziamento spostando i costi delle attivita’ sulle risorse comunitarie, per utilizzare i fondi regionali per provvedimenti di accompagnamento alla pensione e all’esodo.

Sono le proposte cardine della piattaforma di Cgil e Flc Sicilia , presentata oggi in un attivo dei delegati, perche’ nella formazione professionale si volti pagina. Per sostenerle il sindacato dara’ il via alla campagna del “ foglio bianco”, preso a simbolo della nuova pagina che si deve scrivere in tema di formazione professionale, che culminera’,  dopo una serie di iniziative nelle province, nello sciopero della categoria. Responsabilita’ degli enti gestori e dell’amministrazione, piu’ regole e meno deroghe,  trasparenza e snellimento del sistema, dunque come parole chiave“ di una riforma non piu’ rinviabile”.

“Ben vengano in tal senso- ha detto Michele Pagliaro, della segreteria regionale Cgil-  le indagini della regione sulle assunzioni irregolari e quelle della Corte dei Conti sulle integrazioni dal 2003 ad oggi”.

In questo contesto Cgil e Flc  bocciano l’idea che si replichi nel 2011 il piano formativo del 2010: “Proposta non condivisibile- sostengono- perche’ certificherebbe l’autoreferenzialita’ del sistema e la sua scarsa utilita’ sociale snaturandolo, in ammortizzatore sociale improprio”.  

Hanno un nome nel documento di Cgil e Flc, gli enti “fuori controllo”. Sono il Cefop, l’Aram, l’Ancol e altri ancora “con il loro carico ingiustificato di personale, vere e proprie mine vaganti che minacciano la sopravvivenza di tutto il sistema”.“Solo affrontando la crisi attuale – ha rilevato Giusto Scozzaro, segretario della Flc Sicilia- si potranno trovare soluzioni che salvaguardino di piu’ i lavoratori”.

E per Cgil e Flc le direttrici del processo di riforma della formazione devono essere “legalita’, compatibilita’ economiche e normali dinamiche sindacali tra datori di lavoro e lavoratori”. “Basta con gli accreditamenti per tutti- sostengono- si chiudano i rendiconti per realizzare economie e si avviino i controlli sulla qualita’ della formazione”.

E’ alla luce di queste considerazioni che Cgil e Flc contestano anche il meccanismo delle integrazioni, giudicandolo “iniquo, dal momento che in molti casi mette a disposizione degli enti meno corretti somme risparmiate e restituite da quelli piu’ corretti”. Nel documento del sindacato viene richiamata la necessita’ di un’indagine della Regione, su personale, piano formativo per ogni ambito, azioni formative, utenza e fabbisogni formativi espressi dalle imprese, con l’obiettivo della trasparenza.

Tra gli adempimenti degli enti su cui Cgil e Flc rivendicano il massimo rigore l’applicazione dei contratti di lavoro e la presentazione del durc (documento unico di regolarita’ contributiva), “che devono diventare due condizioni per il mantenimento dell’accreditamento”. Agli enti in difficolta’ Cgil e Flc suggeriscono la strada del negoziato con i sindacati su “credibili piani di rientro o sullo stato di crisi per affrontare in sede di esame congiunto le esigenze di riorganizzazione, l’identificazione degli esuberi con criteri di garanzia per i lavoratori e degli ammortizzatori sociali”.

“Riteniamo- sostengono Cgil e Flc- che solo alla fine di un’operazione di razionalizzazione si possa pensare alla messa in sicurezza di un sistema riformato, snello, capace di interagire con i fabbisogni del mondo del lavoro e di restare sul mercato”.
2011 dac

Scarica la sintesi della piattaforma della Cgil e della Flc presentata nella assemblea odierna al Teatro Don Orione.

Formazione professionale | 23/02/2011

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