Vertenza Formazione Professionale: soluzione ancora incerta per le politiche attive del lavoro. L'Assessorato cambia ancora la proposta per l'occupazione degli sportellisti ed intanto è già passato un mese senza lavoro.

Vertenza Formazione Professionale: soluzione ancora incerta per le politiche attive del lavoro. L'Assessorato cambia ancora la proposta per l'occupazione degli sportellisti ed intanto  è già passato un mese senza lavoro.
mag 17

La Flc Cgil esprime un duro e critico giudizio sull'amministrazione regionale e sul governo che gestiscono una vertenza complessa per le sue implicazioni occupazionali con dilettantismo cambiando le carte in tavola che di volta in volta presentano alle parti sociali. 

Come nel caso dei 1.753 lavoratori della filiera dell’orientamento e delle politiche attive del lavoro, ormai senza occupazione dal 22 aprile, licenziati dal Ciapi per l’esaurimento del progetto Spartacus e sospesi dai propri enti datori di lavoro privi di commessa, illusi dalla amministrazione che le soluzioni fossero già individuate e che garantissero l’occupazione senza quasi soluzione di continuità utilizzando le risorse del Programma Garanzia Giovani.

A nulla possono valere le argomentazioni dell'amministrazione sulle presunte responsabilità addossate alle direttive dei ministeri che invece dimostrano inequivocabilmente l'improvvisazione nel presentare le proposte non preventivamente verificate e quindi la assoluta inaffidabilità di chi aveva il dovere di prospettare soluzioni verificate e concordate per tempo con l’autorità di gestione delle risorse.

Non siamo disponibili a trattare servizi di interesse pubblico e diritti occupazionali con chi dimostra poca professionalità ed incompetenza. Il Governo si assuma la responsabilità politica delle proposte e verifichi la loro fattibilità.

Nel merito delle ultime e auspichiamo definitive ipotesi prospettate sulla materia, la Flc ribadisce che qualunque ipotesi che riguardi il CIAPI deve prevedere un rapporto di lavoro subordinato per i lavoratori, mentre esprime cautela su ipotesi di riforma "alla siciliana"  senza prima verificarne la percorribilità e le fonti di finanziamento.

Anche per le altre filiere, dell’Istruzione e Formazione Professionale e della Formazione, la Flc esprime cautele, perché agli annunci devono seguire i fatti, e le soluzioni ipotizzate devono trovare il consenso di tutti gli attori in campo, anche dei datori di lavoro, altrimenti ogni soluzione che può apparire praticabile, ed ogni tentativo di riformare il sistema, non troverà che le macerie del sistema precedente, che sarà nel frattempo crollato, travolgendo anche i lavoratori incolpevoli.

Per questo il Governo acceleri i tempi, potenzi gli uffici e lavori a soluzioni straordinarie per erogare le risorse finanziarie necessarie a salvare le retribuzioni dei lavoratori, i loro cassetti previdenziali, emani immediatamente le direttive per il piano formativo 2014 – 2015 e faciliti l’esodo di quanti possono essere accompagnati alla pensione o alla fuoriuscita dal sistema.

Sugli stipendi arretrati, le unità di personale aggiuntive di cui è stato annunziato l’arrivo da lunedì al Dipartimento Istruzione sono un positivo segnale, che tuttavia giunge con eccessivo ritardo dopo che l' amministrazione - come dalla stessa dirigente generale aveva riferito nel corso dei confronti - sembrava rassegnata al destino della velocità della lumaca. Si faccia presto, siamo in emergenza, i lavoratori e le loro famiglie non possono più attendere. Se le risposte del Governo non saranno esaustive e celeri, la protesta e la mobilitazione dei lavoratori continueranno.

Formazione professionale | 17/05/2014

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