Una settimana di mobilitazione in Sicilia per protestare contro il DDL Gelmini sull'Università.

Una settimana di mobilitazione in Sicilia per protestare contro il DDL Gelmini sull'Università.
set 27

  Nella conferenza stampa del 22 settembre nessun cenno del Ministro Gelmini sulla qualità dell’offerta formativa, sulle tutele del diritto allo studio, sulla didattica, sul reclutamento di nuovi ricercatori, sulla rimozione del blocco del turn-over e l’avvicendamento generazionale, sullo sviluppo della ricerca, sulla democrazia negli atenei. Solo mistificazione della verità diretta alle famiglie e agli studenti e accuse ai ricercatori che si sono legittimamente resi indisponibili a svolgere mansioni e carichi didattici non riconosciute dallo stesso Ministro.

Non c'è nessun confronto con il mondo dell’università e della ricerca, nonostante i proclami del Ministro. Nessuna delle richieste avanzate in questi mesi dalle associazioni di categoria, dalle rappresentanze sindacali e studentesche, dai coordinamenti di ricercatori precari e strutturati è stata presa in considerazione.

Per queste ragioni la FLC, nell'ambito della settimana di mobilitazione contro il DDL Gelmini, programmata dal Comitato direttivo nazionale, evidenzia come negli Atenei siciliani si verifichi:   

  1. la sostanziale tenuta delle indisponibilità dei ricercatori a svolgere carichi didattici non previsti;
  2. la possibilità che si avviino i corsi di laurea con “buchi” didattici che riguardano anche materie fondamentali con una forte penalizzazione della qualità dell’offerta formativa e penalizzazioni per gli studenti;
  3. l’impossibilità a coprire eventualmente tutte le indisponibilità con il tetto massimo del 20% di incarichi a contratto;
  4. la presa di posizione di alcuni Consigli di Facoltà che hanno chiesto il rinvio dell’anno accademico per l'impossibilità a garantirne il regolare avvio;
  5. la presa di posizione del S.A. di Palermo che ha deliberato il rinvio dal 15 ottobre all’8 novembre e di altri pronunciamenti che potrebbero arrivare in tal senso dagli altri Atenei della Sicilia.

Su queste basi la FLC siciliana ravvisa la necessità di organizzare iniziative di mobilitazione pubbliche al di fuori degli Atenei coinvolgendo gli studenti, i lavoratori e le lavoratrici delle altre filiere della Conoscenza e di promuovere in tutti gli Atenei “Osservatori sulla legalità e sulla didattica” per verificare il rispetto di quanto previsto nei manifesti dell’offerta formativa e delle norme di legge. 

Inoltre, la FLC siciliana promuove le seguenti iniziative: 

1. la presenza di una nostra delegazione siciliana al sit-in a Montecitorio in concomitanza  con la discussione in aula del ddl Gelmini sull’Università;

2. organizzare nella settimana in corso (27 sett – 2 ott) incontri con le componenti studentesche dell’Università e degli studenti medi;

3. promuovere una Conferenza Stampa il 4 ottobre 2010;

4. incontri con i Prefetti per il 5 ottobre 2010;

5. volantinaggio e sit-in nelle piazze delle città, il 6 e 7 ottobre 2010;

6. partecipazione alla manifestazione con corteo, promosso dalla Rete degli Studenti medi indetta per l’8 ottobre 2010 che si svolgerà nelle città siciliane. In quest’ultima giornata, come sappiamo, è previsto lo sciopero della prima ora proclamato dalla FLC Cgil.

La partecipazione al corteo degli studenti medi, nella giornata in cui la FLC Cgil ha proclamato lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola per la prima ora di lezione, è un’occasione importante per unire la mobilitazione che sta attraversando tutti i comparti della Conoscenza contro i provvedimenti della Gelmini sulla scuola, sull’università e sulla ricerca.

 

 

 

 

 

 

 

Università | 27/09/2010

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