Sportelli multifunzionali – la Flc Sicilia esprime grave preoccupazione

Sportelli multifunzionali – la Flc Sicilia esprime grave preoccupazione
set 27

A pochissimi giorni dalla scadenza della proroga legislativa che il Parlamento Siciliano ha approvato nello scorso mese d’agosto, prima della chiusura estiva delle attività dell’ARS, non vi è chiarezza né certezza sulla continuazione del servizio attraverso i progetti finanziati con le risorse comunitarie (FSE e PAR FAS) ai sensi degli avvisi 1 e 2 dell’Agenzia regionale per l’impiego e la formazione professionale.

L’attuale vicenda politica e la fase di rinnovo delle deleghe ai nuovi assessori “tecnici” della quarta giunta Lombardo, e quella della attribuzione delle responsabilità dirigenziali per i nove dipartimenti oggi retti ad interim, tra i quali anche l’Agenzia, influisce sulla mancanza di interlocuzione che caratterizza questo ultimo periodo di vigenza della proroga.

L’ex Assessore Leanza, all’indomani dell’approvazione della legge regionale 19/2010, aveva emanato una direttiva alla dirigente dell’Agenzia, disponendo i vincoli ed i criteri per la definizione dei due decreti, che secondo la direttiva sono stati approntati e, dopo una lacunosa ed insufficiente informazione data alle organizzazioni sindacali, inviati alla Corte dei conti.

Dalla Corte dei Conti, ad oggi, nessuna notizia giunge sulla registrazione dei DDG 765 e 766 dell’Agenzia, e, da alcune indiscrezioni sui testi, essi sembrano contenere disposizioni per i soggetti affidatari che creeranno il caos nella allocazione del personale, anche in violazione di principi imperativi di legge.

Infatti sembra che contengano disposizioni che mobilitano il personale dei servizi dando priorità alla riallocazione dello stesso presso datori di lavoro diversi attraverso l’istituto del distacco, che può essere utilizzato solo “nell’interesse del distaccante e non in quello del distaccatario” e persistono gravi dubbi sulla regolarità dell’utilizzo di questo istituto, anche se questo interesse fosse di natura solidaristica, mentre è stata scartato il più corretto riferimento all’articolo 33 del CCNL sulla mobilità professionale, che avrebbe visto attuabili gli spostamenti previo accordo contrattuale tra le parti.

Inoltre sembra che le disposizioni sulla dislocazione del personale riservata ai soli operatori impegnati negli sportelli, non garantisca il personale degli stessi enti gestori che si trovi in posizione di esubero o sia già posto in mobilità a seguito dell’avvio e in alcuni casi della conclusione di procedure di mobilità  ex L. 223/91.

A tutto ciò la Flc, insieme alle altre organizzazioni sindacali aveva proposto di porre rimedio, avviando la discussione di un accordo trilaterale, che, salvaguardando principi giuridici indisponibili e tutelando il personale, avrebbe rafforzato il sistema e avrebbe reso praticabile anche l’avvio dei progetti, ma avrebbe richiesto una rimodulazione dei decreti che l’amministrazione non è sembrata intenzionata a prevedere.

Oggi rimangono dubbi ed incertezze, e, soprattutto, i decreti non sono ancora registrati dalla Corte.

A questo punto il nuovo assessore dovrà decidere, e con la massima urgenza, di presentare un ulteriore provvedimento legislativo all’ARS, per prorogare i servizi nella attuale formulazione.

Nelle prossime ore la Flc valuterà di scrivere al Presidente della Regione per chiedere un incontro urgente, per rimettere sul tavolo l’emergenza dell’intero sistema regionale della formazione professionale, che in tutti i suoi ambiti e per tutte le macrotipologie nelle quali opera in Sicilia, permane in fortissima crisi.

Formazione professionale | 27/09/2010

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