Nuovi Indirizzi nelle scuole superiori. E' mancato il confronto ed è confusione e polemica tra Regione e USR Sicilia, ma gli unici a pagare sono gli studenti e i precari.

Nuovi Indirizzi nelle scuole superiori. E' mancato il confronto ed è confusione e polemica tra Regione e USR Sicilia, ma gli unici a pagare sono gli studenti e i precari.
mar 29

Occorre fare chiarezza in sede di confronto con i sindacati della scuola. E' quanto chiede la FLC siciliana dopo le prese di posizone divergenti sull'avvio dei nuovi indirizzi scolastici nelle scuole superiori nel 2011 tra l'Assessore Regionale all'Istruzione e Formazione Professionale e il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale. Una situazione paradossale figlia dell'autorefrenzialità e del mancato confronto richiesto dalla FLC e mai concesso. E' grave che ancora oggi questo sia argomento di discussione tra le due autorità istituzionali della scuola siciliana a testimoniare una condizione di inadeguatezza che rischia di avere pesanti ricadute sugli studenti, le loro famiglie e i precari della scuola. 

CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA

                                                       COMUNICATO STAMPA

SCUOLA: FLC, FARE CHIAREZZA SUI CORSI IN SEDE DI CONFRONTO

Palermo, 29 marzo- “La differenza di vedute tra l’assessore Centorrino e la direzione scolastica regionale sull’applicazione nella Regione dei nuovi indirizzi delle scuole superiori sta determinando confusione e disorientamento e a pagarne le conseguenze potrebbero essere ancora una volta gli studenti e i precari”: lo dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia. In questi giorni la direzione scolastica regionale ha espresso dubbi sull’opportunita’ di fare partire 200 corsi l’anno prossimo, l’assessore ha confermato che invece partiranno rimettendo pero’ nuovamente la questione nelle mani dell’Usr. “Si tratta di un argomento- dice il segretario della Flc- che va affrontato nel confronto con le parti, per chiarire i dubbi, dissipare le incertezze e giungere a una soluzione concordata. Questo confronto- aggiunge Scozzaro-  e’ stato dai noi richiesto da tempo e se siamo nella situazione di oggi e’ perche’ alla nostra richiesta non e’  stato dato seguito.

Torniamo dunque a sollecitarlo- conclude -  allo scopo di giungere a soluzioni che diano certezze e agli utenti e ai lavoratori della scuola pubblica”.
2011 dac     

Scuola | 29/03/2011

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