Manifestazione nazionale a Napoli in difesa della Scuola Pubblica, del diritto allo studio e del diritto al lavoro organizzata dal Coordinamento Precari Scuola.

Manifestazione nazionale a Napoli in difesa della Scuola Pubblica, del diritto allo studio e del diritto al lavoro organizzata dal Coordinamento Precari Scuola.
ott 26

Dopo la buona riuscita, della manifestazione del 12 settembre a Messina, promossa dai CPS, e della manifestazione regionale del 18 settembre a Palermo, promossa dalla FLC e dalla CGIL, e della seconda giornata di sciopero nazionale della prima ora del 25 ottobre, prosegue l’iniziativa della FLC CGIL per contrastare le politiche governative contro la scuola pubblica ed i settori della conoscenza. Il Governo continua l'opera di distruzione del sistema d'Istruzione, formazione e ricerca pubblica del nostro paese. Resta, intanto, drammatica la situazione dei precari della scuola, dell'università e della ricerca. Si tratta di lavoratori licenziati, dopo anni di lavoro, senza altre prospettive occupazionali alimenta in tutto il paese le iniziative di protesta.

La FLC CGIL siciliana, pertanto, nell’ambito delle mobilitazioni di questo inizio di anno scolastico per contrastare le politiche governative sulla conoscenza, invitano tutti i docenti e gli ATA, precari e non, a partecipare, alla manifestazione nazionale in difesa della scuola pubblica, del diritto allo studio e del diritto al lavoro che si terrà a Napoli sabato 30 ottobre alle ore 14:30, con concentramento in Piazza Mazzini (adiacente alla Stazione centrale).

Si tratta di un appuntamento importante che vedrà la partecipazione non solo del personale della scuola (precario e non), ma anche di studenti, genitori, associazioni, movimenti e lavoratori di altre categorie. Continua, dunque, la nostra battaglia per "la liberazione dal precariato nei settori della conoscenza" quale condizione fondamentale per elevare la qualità dell'offerta formativa. Un impegno che va ribadito ora che nella scuola si toccano con mano i risultati della politica irresponsabile del governo che stanno distruggendo il sistema della conoscenza pubblico.

Solo investendo sulla conoscenza possiamo dare una prospettiva di rilancio dell'economia e di sviluppo di questo paese che ci consenta di sostenere un confronto sui mercati internazionali puntando sulla qualità e l'innovazione e costruire un modello sociale che punti sul lavoro stabile e sulla difesa dei diritti dei cittadini.

 

Altre Notizie | 26/10/2010

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