Istituti tecnici e professionali: incontro nazionale del 30 novembre al MIUR.
Presentati gli schemi delle direttive sulle linee guida del triennio e dei decreti sulle opzioni.
Il 30 novembre 2011 presso la sala della Comunicazione del MIUR sono stati presentati ufficialmente gli schemi delle direttive sulle "Linee guida" relative al secondo biennio e al quinto anno e gli schemi dei decreti interministeriali relativi all'ulteriore articolazione delle Aree di indirizzo in opzioni degli istituti
professionale e tecnici. Si tratta di passaggi normativi previsti dai regolamenti di riordino, DPR 87/10 e DPR 88/10.
In particolare l'Amministrazione ha illustrato il percorso che ha condotto alla elaborazione dei documenti e l'attività svolta dai singoli gruppi di lavoro
impegnati in specifici indirizzi e/o articolazioni degli istituti tecnici e professionali. Al 30 novembre la situazione è la seguente
Linee guida
I documenti sono stati inviati al Consiglio nazionale della Pubblica istruzione (CNPI) il quale ha espresso il parere solo sulle parti introduttive rimandando
all'analisi congiunta dei decreti sulle opzioni il parere sulle schede disciplinari.
Tale adempimento è previsto per il 14 dicembre 2011.
Opzioni
Gli schemi di decreti interministeriali sono stati inviati al CNPI che li esaminerà il 14 dicembre 2011. Essi saranno all'ordine del giorno della prima riunione
utile della Conferenza Unificata. I decreti sono stati, altresì, inviati al Ministero dell'Economia per il concerto previsto dai regolamenti di riordino.
Il MIUR ritiene che tutta la normativa sarà emanata entro la fine di dicembre 2011 al fine di consentire alle regioni di inserire i nuovi percorsi nella
programmazione dell'offerta formativa regionale relativa all'a.s. 2012/13.
Per gli alunni che vorranno seguire i percorsi definiti dalle opzioni saranno date specifiche indicazioni nella circolare sulle iscrizioni di prossima emanazione.
La posizione della CGIL e della FLC
La CGIL e la FLC, pur apprezzando il grande sforzo dell'amministrazione nell'adempiere a quanto previsto dai decreti di riordino, hanno ribadito come il
quadro di riferimento sia in netta controtendenza rispetto a un reale investimento e rilancio dell'istruzione tecnica e professionale. Infatti
- qualsiasi intervento non deve comportare oneri aggiuntivi
- le riduzioni di organico rendono chimeriche molti buoni propositi scritti nelle linee guida
- le risorse per le misure di accompagnamento e soprattutto per la formazione completamente prosciugate
- le ore di laboratorio sono state ridotte drasticamente
- il richiamo alla laboratorialità e a una didattica che superi la tradizionale lezione frontale appare più un'affermazione di principio che un reale
investimento nella professionalità dei docenti.
Insomma un quadro di luce e di ombre che il nuovo Ministro dovrà presto, si spera, dipanare.
Scuola | 02/12/2011
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