Interventi di ristrutturazione degli enti gestori della formazione professionale
Il 9 luglio scorso è stato pubblicato sul sito dell'assessorato del lavoro l'Avviso pubblico n. 11 del 26 giugno 2009 "Interventi di ristrutturazione degli enti gestori della formazione professionale".
L'avviso fa riferimento sostanzialmente alle stesse norme che avevano dato luogo alla pubblicazione, poco meno di un anno fa' dell'Avviso pubblico n. 10 del 4 agosto 2008, che è stato invece ritirato in data 29 maggio 2009 con il Decreto del Presidente della Regione n. 539.
Ricordiamo che sulla formulazione del primo dei due avvisi pubblici, la FLC e le altre organizzazioni sindacali avevano fornito circostanziate osservazioni alla amministrazione. In particolare la FLC ne aveva criticato alcuni aspetti dell'impianto, che non si poteva considerare sostitutivo di un vero progetto di riordino legislativo del comparto, ma che poteva per certi versi poteva essere considerato un avvio del certamente necessario riordino - almeno amministrativo - del settore. La FLC aveva suggerito di inserire regole stringenti per gli enti che avessero avuto accesso al finanziamento, e, nei casi più complessi, dove la ristrutturazione avesse prodotto incentivi all'esodo o accompagnamenti alla pensione sotto forma di mobilità governata dall'art. 132 della legge regionale 4/2003, una forma di controllo pubblico degli atti amministrativi degli enti interessati, per evitare che ancora una volta provvedimenti di contenimento della spesa si trasformassero in uno strumento per ampliare ancora la platea degli operatori del sistema formativo.
Questo avviso avrebbe, a nostro modo di vedere, consentito anche la soluzione di alcune vertenze, in taluni casi consentendo un recupero parziale di somme che lavoratori di alcuni enti - in grave situazione di crisi, o peggio, disciolti, non avrebbero più avuto occasione di recuperare. Tutto ciò al patto che la Regione Siciliana investisse una quota sostanziosa di risorse tra quelle nuovamente rese disponibili dall'articolo 9 della legge regionale 21/07.
Ad una lettura del nuovo Avviso, oggi ci pare che tali aspettative siano fortemente disattese e che la "nuova" ristrutturazione degli enti riguardi esclusivamente la filiera della formazione per i formatori. Lodevole iniziativa, quella di adeguare gli standard degli enti a nuovi modelli di accreditamento, e non saremo noi a criticarla, ma dopo i Pom, le iniziative finanziate con la L.236/93 e progetti come Magister, finanziati a valere del FSE, ci sembra che molta della forza lavoro del settore della formazione professionale sia stata soggetta a processi di riconversione e aggiornamento, attraverso azioni di formazione continua. Ci sembra che guardi semmai ad adeguare qualcuno degli enti ultimi nati a standard di sistema che ancora non possiede. Inoltre, le recenti direttive che sono nel frattempo state pubblicate sul pagamento degli arretrati contrattuali con le economie maturate fino al 2005, agevoleranno dipendenti di enti virtuosi, e discrimineranno ancora chi invece, per sua sfortuna non lo è, e certamente, nulla potranno per quelle situazioni di grave crisi, che si sono purtroppo verificate nel passato, come nel caso del CRSRT, del Cefop e del SIG, per fare i nomi soltanto di alcuni degli esempi più eclatanti."
Ci saremmo aspettati, come sindacato, che come siamo stati consultati formalmente nella primavera di due anni fa', lo saremmo stati come parte sociale anche in previsione di questa scelta radicale. E che le ragioni di tale scelta, che ci pare di leggere, virgolettate, ed imputate alla Commissione Europea, nel testo del nuovo avviso, ci venissero almeno esplicitate, anche per ricercare soluzioni alternative ai problemi segnalati. Ma evidentemente il Governo Lombardo, sia quello vecchio, sia il nuovo post - rimpasto, tiene il dialogo sociale nella stessa considerazione nel quale lo tiene il Governo nazionale.
Formazione professionale | 21/07/2009
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