Incontro personale CGIL con Ufficio Patrimonio Edilizio promosso dalla FLC.
La FLC CGIL ha chiesto e ottenuto che l’Ufficio Patrimonio Edilizio del CNR chiarisca il futuro dell’Area della Ricerca del CNR di Palermo.
La FLC CGIL provinciale ha chiesto al Direttore Generale del CNR ,con una nota in data 18 Maggio 2012, un incontro con il personale afferente agli Istituti del CNR siti presso l’Area della Ricerca di Palermo.
L’incontro si è ritenuto indispensabile onde fugare ricorrenti voci su diversi assetti relativi all’Area della Ricerca e in particolare al futuro del personale dell’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare (IBIM).
Il CNR ha dato riscontro positivo alla richiesta con una lettera datata 19 Giugno e il 5 Luglio si è tenuto l’incontro presso l’Area della Ricerca di Palermo cui ha partecipato la delegazione dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Patrimonio Edilizio del CNR.
L’assemblea ha visto l’aula conferenze gremita. La partecipazione è stata straordinaria. Dopo l’apertura del Segretario Provinciale Fazio (allegata) che ha fatto una breve cronostoria sulle vicende che hanno riguardato l’Area del CNR di Palermo dal 1996 ad oggi, si è passati alla relazione dell’Ing. Nicola Fantini.
L’Ing. Fantini ha sottolineato che i tecnici dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Patrimonio Edilizio della Sede Centrale CNR.sono da tempo in giro per le varie sedi CNR italiane per catalogare le strutture e le esigenze in modo da razionalizzare la spesa, come previsto oggi dalla spending review sottolineata dalla relazione della Segreteria.
Per ciò che riguarda la possibile nuova collocazione dell’Area della Ricerca di Palermo è stato sottolineato che anzitutto il CNR è alla ricerca di beni demaniali liberi nel Comune di Palermo potenzialmente sfruttabili come siti utili .
E’ chiaro che oggi pensare di costruire una nuova sede è molto difficile per via dei costi. Acquisire un bene demaniale e adattarlo è molto più facile .Già una richiesta è stata trasmessa al competente Ministero per una parte dell’Ospedale Militare di Palermo. E’ stata sottolineata inoltre l’importanza di trovare un sito per quanto possibile vicino alla sede dell’Università .
I tecnici hanno inoltre riferito che non è più valutabile la possibilità della costruzione nel terreno presso l’Università in quanto lo stesso è stato adibito dal Comune a Parco.
Tutti i dipendenti sono invitati ad attivarsi e a segnalare ogni sede ritenessero fruibile per la futura Area.
Per quanto concerne l’attuale sede sita in via Ugo la Malfa, 153, l’ufficio competente ha richiesto immediatamente una ricontrattazione del costo degli affitti attuale .
Successivamente si è data la parola ai presenti. Gli interventi sono stati diversi.
Uno dei punti toccati è stato quello riguardante il futuro assetto dell’IBIM, diviso tra nuova Area e Progetto RIMED. Su questo punto regna una gran confusione tra il personale, dovuta anche alle non lineari trattative condotte dai dirigenti.
L’Ing.Fantini ha riferito che in ogni caso il personale verrà coinvolto nelle decisioni inerenti il futuro assetto dell’Istituto. A breve si capirà meglio la situazione, in ogni caso il personale ha espressamente richiesto che nella futura collocazione dell’Area l’IBIM venga compreso a prescindere dall’esito del progetto RIMED.
Inoltre bisogna prevedere un assetto basato non solo sul personale attuale, ma su una sperabile espansione futura.In ogni caso bisognerà sincronizzare gli eventi tra la nuova Area e l’eventuale spostamento al RIMED.
I responsabili del CNR hanno sottolineato che bisognerà provvedere ad una razionalizzazione degli spazi attuali presso l’Area della Ricerca, visto che la legge prevede per ogni dipendente 10 mq di spazio, ed ha chiesto ai sindacati e alle RSU di affiancare nelle prossime settimane il personale dell’Ufficio Sviluppo e Gestione Patrimonio Edilizio nello studio degli spazi assegnati e assegnabili presso l’AREA. In ogni caso spazi assegnati temporaneamente ad Istituti per personale non stabile, vanno riallocati.
Le richieste di spazi o quant’altro riferibile alla gestione edilizia dell’AREA vanno inoltrate direttamente al Direttore Generale e per conoscenza alla Presidenza di Area e non viceversa, come successo fino ad oggi. La responsabilità è dell’Ufficio centrale di Roma.
Alla fine il Presidente di Area Dott. San Biagio ha sottolineato come il CNR sia stato latitante alle richieste negli ultimi 7 anni.
Fazio ha chiuso ringraziando per la partecipazione i responsabili dell’Ufficio Patrimonio, l’assemblea e la Presidenza di Area, nella certezza che questo incontro è stato la base per una collaborazione più stretta e proficua nel prossimo futuro.
Altre Notizie | 08/07/2012
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