Formazione professionale: situazione gravissima, mentre l’Assessore Centorrino sembra non comprendere quello che accade.

Formazione professionale: situazione gravissima, mentre l’Assessore Centorrino sembra non comprendere quello che accade.
dic 05

La Flc Cgil assiste con crescente preoccupazione alla lentezza con la quale vengono affrontati i problemi del comparto regionale della formazione professionale.

Ad oggi gli impegni variamente sottoscritti dal Governo regionale e dalla amministrazione sono stati attuati in maniera rapsodica e inadeguata, e questo ha continuato a ingenerare sofferenza e confusione tra gli addetti dipendenti degli enti di formazione.

La Flc e la Cgil hanno, da oltre un decennio, sostenuto che il sistema era votato alla implosione se non si fosse intervenuti con determinazione e incisività per riformarlo o almeno riordinarlo.

Avevano chiesto rispetto delle regole e responsabilità ai datori di lavoro: ciò significa che essi avrebbero dovuto compiere ogni sforzo per raggiungere capacità finanziaria e patrimoniale facendo in modo di onorare gli impegni e le obbligazioni contratte con i propri dipendenti.

Essi invece perseverano nelle condotte “irregolari” come recentemente denunciato dagli Ispettori del Lavoro e reso noto dalla stampa.

Avevano chiesto che l’Amministrazione regionale ed il governo si facessero garanti di questa trasformazione accompagnandola e dotando il settore di strumenti di tutela e di ammortizzazione sociale straordinaria e integrativa, per favorire l’esodo del personale in esubero, ridimensionando così il sistema “gonfiato”dalla politica oltre ogni misura.

Finora hanno dovuto registrare che gli impegni sottoscritti, talvolta con grande enfasi degli assessori in carica e dei loro funzionari, sono stati mantenuti in minima parte e si sono limitati alla emanazione tardiva degli avvisi pubblici che dovrebbero cogliere il risultato di traghettare il sistema verso l’uso del Fondo sociale europeo.

Lo stesso risultato della approvazione della legge regionale 10 del 6 giugno di quest’anno, che avrebbe consentito maggiore serenità nell’affrontare la crisi degli enti, portando all’80% delle retribuzioni la indennità di cassa integrazione in deroga, il ricorso alla quale è in ogni caso traumatico per i lavoratori, è stato vanificato dalla incapacità della amministrazione di discutere un accordo con l’INPS, che già si occupa dei pagamenti delle indennità di cassa.

Medesima incapacità ed approssimazione è stata constatata con lo scempio del piano integrativo 2011, che avrebbe dovuto coprire le attività per l’intero, ricostituire il finanziamento del 30% mancante in fase di approvazione del Bilancio, e che è stato invece finanziato dall’ARS con somme insufficienti, fidando nella capacità della amministrazione di chiudere rendiconti e liberare somme da destinare al completamento del finanziamento.

A giugno, quando il Presidente annunziò ai sindacati questa scelta, la Cgil e la Flc si erano mostrate di diverso avviso, ritenendo fosse più utile potenziare gli strumenti di ammortizzazione e dotarli di risorse per favorire esodi e accompagnamenti alla pensione. Tuttavia, nell’interesse generale e per non spaccare il fronte ricostruito con le altre organizzazioni sindacali, accettarono che si programmasse il piano integrativo.

Il risultato è che oggi il piano non è partito e che pezzi dell’amministrazione sembrano giocare uno contro l’altro in una approssimazione che uccide la speranza.

Non è andata meglio per la filiera della “Istruzione e Formazione”, il così detto “OIF”. Infatti, sul piano politico, le linee guida adottate a luglio non hanno voluto consentire con decisione una scelta di integrazione dei sistemi dell’istruzione e della formazione, pur prevista dalle norme nazionali tra quelle possibili. Anzi li hanno separati sempre di più, affidando alla buona volontà di singoli organismi eventuali forme di integrazione, nei fatti tornando indietro con un impoverimento dei percorsi IeFP.

Sono prevalsi, più che gli interessi degli studenti, gli interessi delle scuole che non vogliono “contaminarsi”, e quelli della lobby confessionale degli enti gestori di formazione professionale cattolici, che vogliono gestire senza doversi confrontare con nessuno sulle scelte didattico - pedagogiche.

Sul piano tecnico si sono riscontrati ulteriori ritardi nell’avvio dei primi anni a finanziamento statale e regionale, con la certa inadempienza nei confronti degli allievi, che non sono stati presi in carico fino a pochissimo tempo fa, né dalla scuola, né dagli enti di formazione. Secondi, terzi e quarti anni, affidati all’Avviso 19, a valere sul FSE, vivono le stesse incertezze degli altri avvisi pubblici e l’unico impegno manifestato già oltre 20 giorni fa’ dal Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione e Formazione è quello che “entro marzo, gli avvisi saranno operativi”.

La Flc chiede di sapere se i nuclei di valutazione sono già stati nominati e se sono state impegnate le somme per consentire loro di lavorare, perché ciò fornirebbe di già indicazioni utili per avvistare tempi più certi.

La Flc ritiene che altrettanto urgente sia accelerare tutte le rendicontazioni per gli anni pregressi, attribuendo agli enti le somme che a loro spettano, se le devono avere, e recuperando risorse se gli enti ne devono restituire alla Regione. Le lungaggini favoriscono solo illeciti e speculazioni a danno della collettività.

Le risorse così liberate vanno utilizzate senza più indugi per le funzioni integrative e anticipatorie e di accompagnamento all’esodo previste dalla Legge regionale 10/2011.

Serve che subito il Governo regionale e l’amministrazione si attivino per stipulare l’intesa con l’INPS, e che si verifichi con il MLPS come si integra la nuova normativa pensionistica con la vigente normativa regionale sul fondo di garanzia (art. 132 della Lr 4/ 2003 e Lr 10/2011).

È necessario conoscere quale stanziamento l’ARS può disporre e quali risorse liberate possono essere convogliate dall’amministrazione per alimentare il capitolo del fondo di garanzia.

Occorre con estrema urgenza che l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione negozi accordi con l’Assessore al Lavoro ed alle Politiche Sociali, e che i tre dipartimenti - Istruzione e Formazione; Lavoro; Agenzia per l’Impiego - costruiscano intese sinergiche per consentire la massima riallocazione produttiva del maggior numero di persone in esubero presso gli enti gestori delle attività formative.

Devono, inoltre con fluidità riuscire a erogare gli interventi di sostegno al reddito di coloro che non saranno ricollocabili immediatamente, anche attraverso piani formativi straordinari rivolti alla riqualificazione per una migliore ricollocazione produttiva all’interno o all’esterno del sistema, attraverso le risorse disponibili destinate agli interventi anticrisi e alle politiche attive del lavoro sia dal FSE, sia dallo Stato, sia dalla stessa Regione.

È essenziale che tali atti siano assunti e resi noti immediatamente, perché ogni ente di formazione in Sicilia, in questo momento di incertezza finanziaria e di attesa, non trova di meglio da fare che ricorrere alla Cig in deroga.

Per le ragioni esposte, e per dare risposte alla sempre più grave situazione vissuta dalle persone, la Cgil ha chiesto già il 16 novembre, inviando una nota al suo Presidente, di essere sentita dalla Quinta Commissione Legislativa dell’ARS, e, oggi il segretario generale della Flc ha chiesto un urgente incontro all’Assessore all’Istruzione e Formazione Centorrino, per avanzare formalmente le richieste sulle questioni di cui stiamo scrivendo.

La Flc e la Cgil, nel quadro della mobilitazione iniziata lo scorso 4 novembre a Caltanissetta con  il quadro dirigente allargato del settore, valuteranno iniziative che si riservano di proporre nel brevissimo termine alle altre organizzazioni di categoria e confederali.

L’Assessore Centorrino deve comprendere che senza coordinamento delle azioni a fare le spese delle incertezze, delle approssimazioni, della incapacità di governare, e della scelta di “galleggiamento” effettuata dal Governo regionale di cui fa parte, saranno le persone, migliaia di persone, che rischiano di essere travolte da un’onda alluvionale di straordinarie proporzioni. Se ne renda conto l’Assessore Centorrino, invece di darsi a libere dichiarazioni sulla stampa.

Scarica la richiesta di audizione alla V Commissione dell'ARS

Scarica la richiesta d'incontro urgente all'Assessore Centorrino

Formazione professionale | 05/12/2011

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