Formazione professionale: ritardi e velleitarismi, a rischio risorse e occupazione, il Governo continua a navigare a vista.

Formazione professionale: ritardi e velleitarismi, a rischio risorse e occupazione, il Governo continua a navigare a vista.
nov 13

La Flc, insieme alla Cisl Scuola e alla Uil Scuola, dopo l’incontro di giorno 6 a Palazzo d’Orleans con l’Assessore Lo Bello, che ha assunto alcuni impegni anche nella veste di Vicepresidente della Regione, hanno incontrato ieri ed oggi la dirigente Corsello, nuovamente incaricata dal Presidente alla direzione generale del dipartimento lavoro.

È utile ricordare che la dirigente non è nuova del dipartimento, che ha diretto ininterrottamente durante l’ultimo Governo Lombardo, il primo Governo Crocetta, quando ad interim dirigeva anche il dipartimento Istruzione e lo ha diretto ad interim durante il “Crocetta bis” mentre, invece era alla direzione del dipartimento Istruzione, prima della fine dell’idillio con l’assessore Scilabra.

In questi incontri, le tre organizzazioni sindacali, hanno discusso dei temi della piattaforma rivendicativa unitaria della vertenza per il sistema regionale della formazione professionale.

Dagli incontri, oltre alle proclamazioni di intenti, la Flc si attende soluzioni ai problemi, e la riapertura di un confronto che durante i mesi precedenti è stato faticoso ed inconcludente, ed ha visto aggravarsi le condizioni dei lavoratori delle tre filiere del comparto, ed allo stesso tempo ha visto allontanarsi molte delle ipotesi via via considerate risolutive,  che troppo spesso si sono dimostrate infondate e demagogiche.

Oggi la Flc non vuole correre il rischio di accompagnare il governo su strade impraticabili e chiede che la politica su assuma le proprie responsabilità e che i tecnici, sia il dirigente Silvia del dipartimento Istruzione, sia la dirigente Corsello indichino strade praticabili, e rispettino gli accordi già discussi e gli impegni già presi.

È sin troppo evidente che il tempo che è trascorso è perduto, e il Governo non può permettersi ulteriori errori di valutazione né dilazioni. Vanno trovate soluzioni per erogare le risorse ed avviare le attività formative e quelle dell'Istruzione e Formazione Professionale finanziandole almeno quanto esse vengono finanziate nelle altre regioni, individuando con certezza le risorse, e non come sembra fare in queste ore il dirigente alla Istruzione e Formazioneche ha pubblicato decreti sui primi anni della IeFP, e sui terzi anni della stessa filiera, e come sembra avere fatto senza rispettare gli accordi sottoscritti sulla seconda annualità del "Piano Giovani".

Vanno risolti immediatamente i problemi individuati nel corso degli incontri sulla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga al comparto, e per tutti i periodo di sospensione dei lavoratori, senza interpretazioni discriminatorie, e gli Uffici del Lavoro devono procedere senza indugi alla stipula delle intese istituzionali per le richieste di cassa integrazione già avanzate, anche prima del perfezionamento dell’accordo quadro necessario dopo l’emanazione del decreto “Padoan – Poletti” del 1° agosto.

Vanno definite linee di azione rispettose degli obblighi di legge, che tuttavia favoriscano la pronta esigibilità dei contributi di solidarietà nei contratti di solidarietà difensiva attuati nel comparto, ultimo tentativo di mantenere il sistema in un assetto che veda un suo possibile rilancio ed una riorganizzazione.

Vanno definiti diversi ruoli per l’ente strumentale della regione, che ha mostrato di non essere né capace né sufficientemente attrezzato a gestire i compiti che il Governo aveva deciso di assegnarli, anche contro l’avviso delle organizzazioni sindacali, e che oggi lo vedono arrancare nel tentativo di fare quadrare i conti di allievi e attività formative del progetto Prometeo e degli utenti del piano regionale della Garanzia Giovani, fortemente deficitario a causa dei ritardi, che mette la Sicilia a rischio di perdere per intero le risorse ingenti (178 milioni di euro) ad essa destinate dal programma nazionale.

Ciò è necessario per la riattivazione dei giovani neet siciliani, a partire da quei circa 15.000, tra i 40.000 iscritti al programma, che sono in attesa di un colloquio di orientamento di secondo livello e di una offerta di lavoro, di tirocinio, di corso di formazione e, allo stesso tempo per il recupero lavorativo degli operatori degli ex sportelli multifunzionali,  le cui professionalità costruite negli ultimi quindici anni con l’uso di copiose risorse pubbliche, regionali e comunitarie,rischiano di essere vanificate e disperse.

Serve alla Sicilia riavviare un sistema di politiche attive del lavoro che l’amministrazione periferica diretta dalla dirigente Corsello non è in grado di garantire, non ostante gli ingenti numeri di funzionari e dirigenti regionali presenti, e che dalla chiusura dell’esperienza degli sportelli multifunzionali, con la temporanea parentesi del progetto Spartacus finanziato in house al Ciapi, manca alla Sicilia.

Il ritardo causato dalle scelte insane e velleitarie del Governo rischia di fare disperdere il già esiguo numero di utenti iscritti a "garanzia giovani", mettendo da una parte a rischio le risorse, e, dall'altra di impedire una operazione di recupero al lavoro degli ex "sportellisti".

Il Ciapi riterrebbe di potere utilizzare solo un piccolo numero operatori e solo per due mesi.

Insieme alle difficoltà di avvio del progetto Prometeo, per il quale con grande fatica si stanno avviando meno della metà dei corsi previsti e finanziati, ciò è la dimostrazione del fallimento della idea del "polo unico pubblico" affidato all’ente strumentale della regione, frutto di politiche attuate “navigando a vista”. Servono altre idee, altri strumenti ed altre risorse.

Per la Flc è urgente ed emergenziale la necessità di confronto anche con l’Assessore Caruso, sul futuro del sistema dei servizi per il lavoro, quanto sulla soluzione delle emergenze attuali, e non si può attendere a lungo, perché i problemi, le inefficienze e la sofferenza sociale per questo comparto stanno arrivando oltre il limite di guardia.

È necessario che il Governo abbia il coraggio di dichiarare la crisi del settore anche formalizzandola alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di chiedere l’apertura di un tavolo straordinario con i ministeri del Lavoro, dello Sviluppo Economico e, se lo si riterrà utile, al Ministero dell’Istruzione, per definire insieme alle istituzioni dello Stato un progetto di riforma del sistema, di riqualificazione, di outplacement ed accompagnamento all’esodo per quel personale che rischia di rimanere senza lavoro.

Questo si attende la Flc insieme con la Cgil, e si adopererà, insieme alle altre organizzazioni confederali, perché il confronto si riavvii su un piano di realtà, per fare le cose possibili, e salvare reddito, occupazione, dignità e futuro dei lavoratori e servizi ai cittadini siciliani.

Intanto la Flc intende mantenere gli impegni e le iniziative  unitarie, a partire dalle assemblee nelle tre aree metropolitane, a Messina (Tirrenica e Jonica) ed a Catania (anche per Enna, Ragusa e Siracusa) il 17 rispettivamente la mattina ed il pomeriggio, e l’indomani, il 18, a Palermo (anche per Agrigento, Caltanissetta e Trapani); il 24 sciopero e manifestazione a Palermo, se domani e nei giorni successivi non ci sono novità positive.

Scarica la nota organizzativa delle assemblee e delle iniziative di protesta

Scarica la richiesta d'incontro e la piattaforma rivendicativa

Formazione professionale | 13/11/2014

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