Formazione professionale: partono i primi accordi istituzionali per la cassa integrazione – le prime risposte alle situazioni di emergenza che i lavoratori del settore stanno vivendo da mesi

Formazione professionale: partono i primi accordi istituzionali per la cassa integrazione – le prime risposte alle situazioni di emergenza che i lavoratori del settore stanno vivendo da mesi
ago 10

Firmato a Roma, ieri 9 agosto l’accordo tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Regione Siciliana, per lo stanziamento di dieci milioni di euro. Queste risorse implementano quelle già ripartite per gli ammortizzatori sociali in deroga (cinquanta milioni) e si sommano ai residui impegnati ma non spesi negli scorsi anni (circa venti milioni).

Con un atto d’indirizzo interassessoriale emanato nel pomeriggio della stessa giornata dall’Assessore al lavoro ed alle politiche sociali Piraino e dall’Assessore all’istruzione e alla formazione Centorrino, firmatari nella mattina dell'intesa col ministero rappresentatao dal Sottosegretario Bellotti, le risorse aggiuntive vengono prioritariamente dedicati ai lavoratori degli enti di formazione professionale in crisi, confermando così il successo delle iniziative e delle mobilitazioni del sindacato tese a chiedere l’assunzione di questo impegno da parte del Governo regionale. E' stato istituito anche un tavolo permanente per la sottoscrizione delle intese istituzionali finalizzate alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga.

Sempre nel pomeriggio di ieri si è iniziata la trattativa per la sottoscrizione degli accordi istituzionali per alcune delle situazioni di enti in sofferenza, per i quali si erano già riconvertite le procedure di mobilità in procedure per l’accesso alla Cassa integrazione (CIG) in deroga, escludendo così la possibilità che gli enti ricorressero ai licenziamenti collettivi.

Sono così state chiuse nella tarda serata, dopo una estenuante trattativa ed una intensa attività degli uffici, che hanno manifestato il massimo della disponibilità, e che ha visto coinvolte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, quelle confederali , il Comitato per l'Occupazione della Presidenza e i dipartimenti regionali Lavoro, Istruzione e formazione e L'Ufficio regionale del lavoro, quello provinciale di Palermo e  Italia Lavoro,  le intese istituzionali per l’Anfe regionale e per lo Ial Cisl, mentre per il Cefop, essendo necessario un supplemento di istruttoria, la discussione dell’intesa è stata rinviata alla mattina di oggi.

Oggi dovrà essere definito con gli uffici il calendario delle attività per la chiusura delle intese istituzionali di tutti gli altri soggetti che hanno avanzato la richiesta all’Ufficio regionale del lavoro.

In una ulteriore riunione tecnica prevista per oggi saranno chiariti alcuni aspetti procedurali, relativi agli obblighi dei lavoratori interessati, che, dato l’elevato numero di soggetti ed il particolare periodo dell’anno, potrebbe richiedere una maggiore flessibilità pur senza derogare dalle prassi ordinarie previste dagli accordi e dalla normativa vigente in materia.

La Cgil e la Flc, assieme alle altre organizzazioni sindacali confederali, hanno invitato gli uffici ad affrontare la situazione con la dovuta flessibilità e attenzione per evitare che insorgano ulteriori criticità, anche in considerazione del fatto che i lavoratori vivono già da mesi situazioni di profondo disagio. Nelle prossime ore sarà possibile avere ulteriori indicazioni per i lavoratori interessati.

Valutiamo che la scelta della CIG in deroga quale strumento transitorio di sostegno al reddito e tutela della occupazione nel settore, integrata come sarà stabilito nel regolamento attuativo della Legge regionale 10 approvata il 7 giugno scorso dall’Assemblea regionale,  insieme alla attuazione degli altri impegni che il governo ha assunto con il sindacato confederale sulla integrazione del piano formativo e sulla celere emanazione degli avvisi pubblici che metteranno a bando le attività per il nuovo piano formativo triennale, consentirà di accedere alla riorganizzazione dell’intero comparto in maniera meno traumatica di quella che nei mesi scorsi si è paventata.

Ma avvertiamo che la strada per uscire dalla crisi è ancora lunga e richiede attenzione e impegno da parte di tutti per ripristinare legalità certezza delle regole e normalità nel sistema, ormai fuori controllo da troppo tempo.

Formazione professionale | 10/08/2011

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