Non c'è più tempo! La insostenibile situazione in cui versano i lavoratori di tutte le filiere del sistema regionale della formazione professionale, privi ormai da mesi di retribuzione, senza più prospettive occupazionali e costretti a condizioni di lavoro non più dignitose hanno indotto la Flc insieme con la Cgil confederale e con le confederazioni e le organizzazioni della categoria di Cisl e Uil, a proclamare lo stato d'agitazione per tutti gli operatori del sistema regionale della formazione professionale, ed a indire manifestazioni di piazza a partire dal prossimo 30 aprile, le cui modalità organizzative saranno decise nelle prossime ore.

Le iniziative di lotta e di protesta in cantiere riguarderanno i lavoratori di tutte le filiere del sistema regionale della formazione professionale, della formazione ordinaria, per la quale nessun atto programmatorio è stato ancora previsto, dell'Istruzione e formazione Professionale, i cui operatori sono stati costretti ad accettare pesantissimi contratti di solidarietà dettati dal calo delle commesse, dai ritardi della programmazione e dalla riduzione dei finanziamenti, ed i lavoratori della filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro, necessari alla regione perchè possa adempiere agli obblighi imposti dalle norme nazionali, ma che sono stati precarizzati con l'illusoria promessa di continuità del servizio, dalla quale l'amministrazione ed il governo regionali sembrano oggi ritrarsi.

Tutti questi lavoratori, più quelli che ormai hanno già perso il lavoro, o che sono in procinto di perderlo per le procedure già avviate dagli enti da cui dipendono, vivono inoltre il grandissimo ed inconcepibile disagio di non ricevere le retribuzioni da mesi e mesi.

Monitoriamo ogni giorno situazioni incresciose che vanno dai nove ai ventiquattro mesi di retribuzioni mancanti, in condizioni di lavoro aggravate dalla concentrazione in periodi brevi delle attività formative che avrebbero dovuto dispiegarsi in molti più mesi, e che sono state concentrate per le inadempienze ed i ritardi dell'amministrazione, mentre le difficoltà organizzative e di bilancio della regione ricadono sempre di più sull'anello debole, i lavoratori che non vengono retribuiti mentre sono costretti a continuare a lavorare indebitandosi oltre ogni limite anche soltanto per potere raggiungere i luoghi di lavoro.

Le iniziative e le loro modalità organizzative saranno comunicate tempestivamente da questo sito, perchè abbiano tra chi ci segue, e tra tutti i lavoratori del settore, la più ampia diffusione ed adesione, per la difesa dell'occupazione, per il rispettodei propri diritti e per riconquistare la dignità del lavoro, risalendo la china che li ha condannati a condizioni indegne di un paese civile e di una regione europea.

Scarica la proclamazione dello stato d'agitazione

Formazione professionale | 25/04/2014