Formazione professionale: insediata ieri 21 aprile la commissione tecnica per le linee di riforma

Formazione professionale: insediata ieri 21 aprile la commissione tecnica per le linee di riforma
apr 23


Il 21 aprile si è riunita presso l’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione la commissione tecnica prevista già a partire dall’incontro con il Presidente della Regione del 26 febbraio.
Erano presenti la Flc Cgil e le altre organizzazioni sindacali Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Ugl, Gilda, e, oltre alla Dirigente generale del Dipartimento, Dottoressa Monterosso, al Capo di Gabinetto Dott. Emanuele, all’Assessore Professor Centorrino, ad un nutrito staff di funzionari del Gabinetto e della Amministrazione, i rappresentanti delle associazioni degli enti Forma, Cenfop, Asef.
La Dirigente ha introdotto i lavori sottolineando che è idea condivisa che che la riforma della formazione professionale sia necessaria, ma che seguirà certamente il regolare iter parlamentare, che dovrà tenere presente la salvaguardia attraverso le tutele previste dalla legge per il personale a tempo indeterminato, che dovrà condurre al contenimento della spesa e non consentire un ulteriore allargamento del bacino dei lavoratori.
Per quelle figure che si rendessero necessarie (esperti) il personale dovrebbe essere reperito solo con tipologie contrattuali a progetto o a termine. Ha ribadito che dal 2008 l’Amministrazione non ha autorizzato assunzioni, né trasformazioni di rapporto, né passaggi di livello che comunque producono aggravi di spesa e non sono contenuti nel finanziamento decretato; per questo agli Uffici del lavoro incaricati delle rendicontazioni sono state date disposizioni di non ammettere a finanziamento le maggiori spese.
Ha descritto le direttrici sulle quali sarà necessario affinare la discussione in sede di tavolo tecnico:
Formazione iniziale:
che è servizio primario previsto dalla legge 24. Ha invitato i componenti del tavolo a porre al centro del ragionamento l’attenzione ai lavoratori, ma soprattutto dell’utenza, perché le azioni finora effettuate hanno prodotto una riduzione del tasso di dispersione scolastica che è tra i più alti in Italia
Non va però reiterata l’idea, “retorica” del finanziamento di progetti che vengono valutati e approvati, ma che sono in realtà una “finzione” che ogni anno replica le medesime progettualità.
Ha ribadito che la formazione iniziale è un servizio essenziale “ordinamentale” e non può essere finanziato con il FSE, e questa è la prima criticità che la commissione deve affrontare. Alla nostra richiesta di chiarimenti su cosa intenda per formazione iniziale ha chiarito che è quella che fa riferimento alla L. 24/76 ed al D.l.vo 226/05 e Legge 296/06 (omettendo di dire così come modificata dalla 133/08, ma riteniamo chiaro il riferimento agli ex triennali dell’OIF ed al possibile intreccio con la riforma degli ordinamenti sulla secondaria superiore per la parte che riguarda l’istruzione tecnica e professionale).
Formazione continua:
ha fatto riferimento al particolare momento di crisi, affermando che non può che riguardare i lavoratori a rischio di espulsione dal mdl per consentire sia l’ammortizzazione sociale, sia la loro riqualificazione/riconversione e il rafforzamento delle competenze e della occupabilità (tra questi, ha affermato, sono certamente compresi i lavoratori del sistema della formazione professionale).
FAS:
ha comunicato la necessità di un piano diverso da quello della formazione iniziale e da quello della formazione continua, rivolto al target dei “disabili” previsto dalla legge 24, invitando ad aggiornare il concetto di “speciale” che nel ’76 era legato anche come terminologia alle “classi speciali” allora esistenti mentre oggi si parla di integrazione sia nella scuola che nel lavoro. Ritiene che questo ambito oggi vada visto come di supporto alla scuola per azioni in ambito extra scolastico.
Al target individuato si aggiunge la formazione per gli operatori dei servizi assistenziali e sociosanitari OSA/OSS, che oggi vengono effettuati a pagamento o in altre regioni e provocano migrazioni di utenti, e che invece, essendo figure assai spendibili sul MdL devono essere formate in Sicilia ed a carico della regione, per dare risposte ai fabbisogni espressi dal territorio.
È intervenuto l’assessore Centorrino, che ha voluto precisare sulle precedenti polemiche sviluppatesi sulla stampa con le organizzazioni sindacali, che il ritardo della convocazione della commissione tecnica è stato dettato da cause di forza maggiore indipendenti dalla sua volontà, ed ha presentato alla costituenda commissione tecnica il Professore La Spina, Ordinario di sociologia dell’Università di Palermo, che ne coordinerà i lavori per produrre entro il mese di giugno le linee per la legge di riforma. Ha annunziato che in finanziaria ci saranno solo linee generali di carattere finanziario alle quali si potranno agganciare le elaborazioni della commissione tecnica, ed ha illustrato le caratteristiche del tavolo che sarà tecnico e che quindi non avrà commistione con la politica.
La discussione secondo Centorrino dovrà svolgersi con alcuni paletti:
- iniziare dal primo settembre, perché si avviino le attività coerentemente con l’anno scolastico successivo alla approvazione in aula della legge;
- non replicare la spesa storica a questo proposito annuncia che in bilancio ci sarà certamente qualche riduzione (emergerà in seguito che si tratta di circa 100 milioni sui 240 previsti inizialmente) che dovrà essere fronteggiata recuperando risorse e dislocando parte della spesa sul fondo sociale.
Sui tempi per i lavori della commissione tecnica ha annunciato l’intenzione di concluderli in tempo utile perché dal mese di settembre dovrà avviarsi l’iter nelle Commissioni parlamentari di merito e successivamente in aula. Ha ribadito che devono esserci obbiettivi chiari e che bisogna eliminare le distorsioni odierne.
Il Prof. La Spina ha operativamente invitato i presenti a decidere il calendario delle riunioni senza prevedere al momento un ordine del giorno che potrà essere individuato nel corso della prima riunione.
I rappresentanti delle OO SS e delle associazioni degli enti sono intervenuti per manifestare alcuni dubbi e chiedere chiarimenti.
La Flc Cgil ha chiarito la reale consistenza della polemica sulla stampa con l’assessore Centorrino nei giorni precedenti la Pasqua. Non c’è stato alcun equivoco ma è stato necessario rappresentare le proprie posizioni per dare una corretta informazione, dopo che sulla stampa era stato dato ampio risalto ad una ipotesi di intervento legislativo non concordato né sottoposto al confronto con le parti sociali. Ha osservato che le notizie pubblicate dalla stampa in questi giorni hanno dato dell’azione del governo un quadro assolutamente disorganico, estemporaneo e non coordinato e che è invece assolutamente necessario che si proceda a ripristinare un quadro di regole per fronteggiare e ridurre l’aggravio di spesa e il peso divenuto insostenibile del numero degli operatori del comparto, e per restituire alla Sicilia un sistema di formazione regionale efficiente ed efficace.
Sulla questione della formazione iniziale ha chiesto di chiarire a quali norme legislative si vuole fare riferimento e come esse si aggancino pur nell’autonomia della Regione Siciliana ad un quadro costituzionale. Ha manifestato la piena disponibilità della Flc al confronto ma ha richiamato la necessità di discutere anche in ordine alla riforma degli ordinamenti della secondaria superiore e della attuazione del titolo V della Costituzione, a partire dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), e considerare che la formazione è prevalentemente politica attiva del lavoro e va quindi collegata a quanto previsto dall’Accordo sulle linee guida per la formazione del 2010 firmato dal governo con le parti sociali, garantendo gli opportuni raccordi con le politiche attive del lavoro messe in atto da altri assessorati (sportelli multifunzionali) in ordine all’accoglienza, presa in carico, bilancio di competenze e formazione orientativa. Sulla ipotesi di uso di contratti atipici nel settore ha chiesto che si chiarisca che questo può avvenire in via transitoria e limitata nel tempo per produrre effetti di contenimento della spesa, ma non può essere condivisa in linea di principio quale unica tipologia contrattuale, e che inoltre vanno diversificate alcune casistiche: infatti, mentre può risultare accettabile per consulenti o esperti di livello elevato, non lo può essere per l’ordinario. Ha invitato a non procedere in maniera estemporanea e, trattandosi di temi di forte rilevanza sociale, ha chiesto che l’eventuale contributo dato dal tavolo tecnico sia comunque sottoposto al vaglio del sindacato confederale e delle parti sociali in opportune sedi di confronto.
Le altre OO SS presenti hanno variamente argomentato e manifestato la propria disponibilità ed interesse al confronto che è stato definito “un impegno straordinario”, richiamando le linee guida sottoscritte nello scorso anno a settembre con il presidente della regione, e chiesto maggiori chiarimenti se la idea di riforma del governo contempla il sistema di affidamento originariamente previsto dalla Lr 24/76 o invece il concetto di convenzione.
Il presidente del Cenfop ha suggerito di concordare un lessico condiviso e invitato alla cautela nella definizione di proposte, la presidente di Forma ha evidenziato come tutti concordino sulla necessità della riforma ma che bisogna mettersi d’accordo sulla direzione da intraprendere. Ha inoltre osservato come sia stata “strana” la presentazione in commissione di un emendamento governativo mentre era stato già annunciato l’avvio del confronto odierno.
Al termine della riunione è stato definito un calendario per i prossimi sei incontri a partire da quello che si terrà giovedì 29 aprile.


Formazione professionale | 23/04/2010

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