Formazione professionale: ieri il Presidente Lombardo ha incontrato i sindacati e confermato gli impegni

Formazione professionale: ieri il Presidente Lombardo ha incontrato i sindacati e confermato gli impegni
lug 28

Ieri, 27 luglio si e' svolto l'incontro sulla Formazione Professionale richiesto al Presidente Lombardo dai Segretari generali della Cgil, della Uil e della Cisl regionali. Il Presidente ha incontrato le delegazioni dei sindacati, confermato gli impegni già assunti, ma ha comunicato che saranno esigibili solo al termine della trattativa con il Ministro Fitto per l’utilizzo dei Fondi FAS.

Il giudizio sull'intera vicenda, che ci lascia fortemente preoccupati, non ci consente di allentare la tensione, perché sul tema principale, quello delle risorse finanziarie, il Presidente ha dichiarato che il recupero dei 60 milioni, da lui stesso annunziato all’inizio di giugno, è sempre subordinato all’accordo con il Ministro Fitto e con il Governo Nazionale, sui fondi FAS.

Infatti, tali fondi sono indispensabili per la Regione,  per riuscire a liberare circa 680 milioni dal proprio bilancio che, solo in questa evenienza, potrebbero servire  ad onorare, oltre a tutto il resto, anche gli impegni  assunti fino a ieri mattina per la crisi del sistema regionale della Formazione Professionale.

In termini concreti l'incontro di ieri ha segnato un piccolo passo avanti della difficilissima vertenza, perché, sul punto, il Presidente Lombardo ha accolto la proposta del sindacato di adottare con urgenza una delibera di Giunta, con la quale, nell’attesa che si rendano disponibili le somme necessarie, si assuma l’impegno formale di stanziare i 60 milioni aggiuntivi, non appena resi disponibili.

Il sindacato ha insistito ed ottenuto che Lombardo stesso assumesse il coordinamento delle attività istituzionali per risolvere, in concreto, con la visione generale dell'intero sistema diversi problemi  che gli sono stati segnalati, e che sarebbero aggravati dall’assenza di coordinamento e di visioni sinergiche da parte dei due assessorati e dei tre dipartimenti interessati a vario titolo alla gestione della crisi.

Le tre organizzazioni sindacali hanno rappresentato insieme al Presidente che la crisi, che riguarda tutte  e tre le filiere della formazione, della formazione per l'obbligo formativo e degli sportelli orientativi multifunzionali, ormai conclamata, avrebbe potuto essere evitata nei suoi effetti più dolorosi se si fosse messo mano per tempo a quegli interventi amministrativi e legislativi già previsti dall’intesa del 29 settembre del 2009, e che gli accordi successivi vanno rispettati ed attuati.

Per questa ragione riteniamo che potrebbero essere necessarie altre iniziative di mobilitazione e che non si possa, adesso, abbassare la guardia, ma che il primo dovere che il sindacato deve assumersi è quello di fare chiarezza sulle situazioni, garantire i diritti dei lavoratori e salvaguardare lavoro e reddito aggrediti dalla profonda crisi del sistema, e cercare soluzioni di prospettiva, non assumendo posizioni demagogiche, come taluni soggetti continuano a fare, con l’appoggio di noti faccendieri e legulei, per ritagliarsi spazi e consolidare rendite di posizione.

Al Presidente della Regione sono state rappresentate e sollecitate alcune questioni emergenti, di rilevante importanza, che riguardano il presente ed il futuro dei lavoratori che rappresentiamo:

l’emanazione degli avvisi sul FSE che serviranno ad attuare la programmazione triennale delle attività, contenenti criteri e punteggi (premialità e penalità) selettivi , che consentano la salvaguardia occupazionale prevista dal quadro legislativo e normativo regionale, in modo da assicurare ampi margini di tutela dell’occupazione dei lavoratori attualmente impegnati nel sistema;
la identificazione delle soluzioni per le spese non rendicontabili con il FSE, che rappresentano un problema che non può scaricarsi sui lavoratori, contro ogni previsione giuslavoristica e civilistica; la Regione Siciliana deve intervenire rinegoziando il vademecum del POR, oppure attraverso apposita previsione di bilancio, in particolare per quanto riguarda gli sportelli multifunzionali;
l’individuazione delle soluzioni normative e di bilancio per chiudere eventuali posizioni debitorie pregresse in ordine alle sole spese in capo ai CCNL, o alle obbligazioni per gli allievi;
l’accelerazione ed il coordinamento della azione degli uffici per le rendicontazioni e per rendere puntuale, efficace ed esigibile ogni obbligazione nei confronti dei gestori che riguardi, in particolare, il personale;

la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga insieme all’integrazione proveniente dal fondo di garanzia, quali come strumenti transitori ma necessari, per dare risposte alle situazioni di crisi nelle quali sono coinvolti i lavoratori, mediante accordi da sottoscrivere con la massima celerità entro i prossimi giorni.

Tutto questo sarà necessario, oggi e nel prossimo futuro, per “traghettare” il sistema alla programmazione triennale finanziata prevalentemente dal Fondo Sociale Europeo, e utilizzare il tempo rimasto fino al 2015, e quello della nuova programmazione europea, per ridimensionare con gradualità il settore, evitando traumi sociali, e renderlo compatibile con il bilancio della regione, e maggiormente rispondente alle nuove esigenze del mercato del lavoro e del sistema delle imprese.

il comunicato unitario di Cgil, Cisl e Uil

Formazione professionale | 28/07/2011

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