Formazione professionale: Basta col fumo negli occhi. Situazione da affrontare con scelte drastiche. Lettera a Lombardo della Cgil e della Flc

Formazione professionale:  Basta col fumo negli occhi. Situazione da affrontare con scelte drastiche. Lettera a Lombardo della Cgil e della Flc
feb 08

“Sulla formazione professionale temiamo che ancora una volta si voglia gettare fumo negli occhi per proseguire con le logiche lobbistiche e clientelari. Se ci sono enti che - come viene confermato oggi anche se la Cgil lo denunciava gia’ da tempo- hanno eluso il blocco delle assunzioni o altre norme di legge, verso questi bisogna che si prendano provvedimenti, fino alla revoca dell’accreditamento: e’ quello che ci aspettiamo che il governo dica con chiarezza”: lo sostengono la Cgil e la Flc siciliane. In una nota inviata al presidente della Regione, i segretari generali Mariella Maggio e Giusto Scozzaro, non si limitano a commentare gli ultimi fatti – gli ispettori mandati negli enti e le irregolarita’ emerse- chiedono infatti una sterzata decisa del Governo sulle scelte per il settore, che “ finora- scrivono Maggio e Scozzaro- hanno ricalcato vecchie logiche che ancora una volta non serviranno a risollevare la formazione nell’isola ma solo a penalizzare i lavoratori e gli enti sani”. “Occorre ricercare le responsabilita’ tra gli enti, con sanzioni adeguate- sostengono Cgil e Flc- chiudere con accreditamenti e assunzioni ( per gli accreditamenti l’assessore Centorrino ha invece parlato di possibile riapertura), identificare la formazione professionale ancorata al fabbisogno reale del mondo produttivo, monitorare gli esiti formativi e occupazionali”. Una “ricetta” a prima vista facile ma evidentemente “cosi’ non e’- aggiungono Maggio e Scozzaro- se si continua a non decidere niente mentre quello che va avanti per via amministrativa servira’ solo ad aggravare la crisi strutturale del sistema”. La Cgil definisce “irricevibile” la “soluzione” del pensionamento di 1.400 persone che ne avrebbero i requisiti. “Servirebbe solo a cacciare i lavoratori piu’ anziani e piu’ preparati- dicono Maggio e Scozzaro- per sostiturli con altri non necessariamente piu’ giovani sotto il profilo anagrafico, ma solo sotto quello contributivo, assunti dunque negli ultimi anni senza criteri di qualita’. O peggio, visto che come e’ dimostrato non si e’ stati in grado finora di evitarlo, per dare la stura a nuove assunzioni. Questa scelta- secondo gli esponenti della Cgil- penalizzera’ gli enti sani, senza esuberi, che si troveranno magari a dovere sostituire un lavoratore qualificato con qualche portaborse”. La Cgil critica anche le integrazioni “a pie’ di lista”, evidentemente non rivolta agli enti che funzionano, di oltre 7 milioni di euro solo per alcuni enti all’indomani della “svolta” del parametro unico di finanziamento. Il sindacato rileva che oggi, “di un sistema lievitato, con 12 mila operatori a carico del bilancio della regione, 300 enti che beneficiano del Prof (il "Piano regionale dell'offerta formativa" di formazione professionale) e un totale di 1.470 enti accreditati, di fatto si continua a sapere poco: non si e’ in grado neanche di controllare le effettive presenze e la frequenza degli utenti”. Si sa con certezza che “non vengono rispettati i diritti dei lavoratori, che spesso non percepiscono stipendio per mesi.Sul fronte dei diritti- sostengono Maggio e Scozzaro- la situazione peggiorera’ se si fara’ ricorso ai fondi comunitari, per alcuni vincoli che ci saranno, e la regione potra’ risolvere i problemi che nasceranno solo in maniera onerosa. Per Cgil e Flc, “la partita e’ troppo complessa, anche per gli interessi che chiama in causa, per potere essere affrontata senza un vero confronto con le parti sociali ”. Al Presidente della regione i segretari di Cgil e Flc chiedono dunque di prendere atto della crisi strutturale del sistema e di identificare modalita’ per uscirne che siano efficaci e non discriminatorie. “Finora- dicono- si sono operate scelte discutibili, che puntano a preservare interessi e lobby. Le uniche cose a cui guardare- concludono Maggio e Scozzaro- dovranno invece essere gli interessi della collettivita’ al lavoro produttivo e allo sviluppo dell’economia dell’isola”.
2011 dac

il testo della lettera al Presidente

Comunicati Stampa | 08/02/2011

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