FORMAZIONE: LUNEDI’ SCIOPERO UNITARIO E MANIFESTAZIONE DEGLI OPERATORI DELLE TRE FILIERE
CGIL SICILIA UFFICIO STAMPA COMUNICATO STAMPA
Palermo, 21 nov- Lunedì 24 sciopereranno in Sicilia i dipendenti della formazione professionale e terranno a partire dalle 11 un sit- in via Trinacria, davanti la sede dell’assessorato regionale al lavoro. La mobilitazione, indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola coinvolgerà i lavoratori delle tre filiere: formazione del “Piano giovani”, Orientamento e politiche attive, Istruzione e formazione e formazione professionale. “Mentre la situazione si aggrava giorno dopo giorno- dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia-, con gente che perde il lavoro, che non prende stipendio da mesi o da mesi attende soluzioni di ricollocazione, da parte del governo regionale non abbiamo alcuna risposta”. Si aggiunge che “gli enti hanno minacciato di licenziare i dipendenti se non coinvolti nelle attivita' dei servizi per l'impiego. Un ulteriore problema – sottolinea Scozzaro- che il governo ha prodotto e che deve risolvere”. Scozzaro rileva che “non ci sono novità per quanto riguarda la ripresa delle attività degli ex sportellisti, sulla cassa integrazione in deroga la situazione è di stallo, analogamente per quanto riguarda le politiche attive del lavoro e il programma “Garanzia giovani, tutti argomenti – sottolinea Scozzaro- su cui non c’è allo stato nessun impegno del governo”. La manifestazione è anche per chiedere l’avvio del piano formativo e l’apertura immediata del tavolo di confronto per definire la programmazione per l’anno prossimo ed evitare che il sistema si trovi nell’impasse di quest’anno. “L’assessore Caruso- afferma il segretario della flc- non ha ancora ritenuto di incontrarci, nonostante la situazione sotto il profilo occupazionale sia gravissima e tutto sia bloccato. Anche da parte dell’assessore alla formazione professionale- aggiunge- le risposte sono finora insoddisfacenti”. Nel settore l’emergenza stipendi è ancora aperta, con lavoratori non pagati anche da 28 mesi, perché le amministrazioni non riescono a chiudere i rendiconti. Ma sono molti anche i lavoratori licenziati e per loro i sindacati chiedono “un piano di riallocazione produttiva o di accompagnamento alla pensione e all’esodo incentivato. “Per questo percorso- dice Scozzaro- abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo nazionale di crisi. E’ chiaro che andranno attivate misure straordinarie di ammortizzazione sociale e per la riconversione dei lavoratori espulsi. Ma occorrerà procedere pure subito con la riprogrammazione, con la rimodulazione e ripartizione delle risorse per garantire i servizi di politica attiva del lavoro, con lo sblocco di Garanzia Giovani e con lo sblocco dei pagamenti per le retribuzioni”.
2014 dac
Comunicati Stampa | 21/11/2014
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