Catania: Resoconto conferenza stanpa sul diritto al collocamento per persone con disabilità.
COMUNICATO STAMPA
FLC CGIL Catania "La nostra è una battaglia di civiltà, non si possono sacrificare diritti inalienabili". Chiesto tavolo di confronto.
Dall'integrazione scolastica a quella lavorativa, una battaglia di civiltà che comincia dai luoghi della Conoscenza dove, denunciano FLC CGIL Catania e Ufficio Politiche Disabilità CGIL nella sola provincia etnea sono 19 i posti scoperti nelle piante organiche di Università e Centri di ricerca. Esattamente 3 nell'Ateneo, 12 all'Istituto Nazionale Fisica Nucleare, 1 all'Istituto Nazionale Astrofisica, 3 all'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.
La FLC CGIL Catania e l’Ufficio Politiche Disabilità CGIL hanno lanciato oggi nel corso di un incontro una iniziativa che sensibilizzi gli enti
pubblici della provincia etnea sul mancato collocamento obbligatorio delle persone con disabilità a completamento delle piante organiche, così come prevede la legge 68/99 e apre al confronto con i responsabili dei vari settori al fine avviare tavoli di discussioni nei quali si affronti la vicenda.
"Una iniziativa che parte dal mondo della Conoscenza perché si è fatto di tutto per integrare i bambini disabili, con le leggi al sostegno, con l'abbattimento delle barriere architettoniche, accompagnando gli studenti dai banchi della scuola primaria all'università - ha dichiarato la segretaria Flc Cgil Catania Antonella Distefano - con l'obiettivo di creare le migliori condizioni di vita. È paradossale che si faccia tutto questo e poi si lasci l'opera a metà".
Il numero complessivo, però, delle unità mancanti nel pubblico impiego nella provincia di Catania rilevato nell’anno 2012 è di 291, il 13 per cento in più rispetto all’anno precedente, con una forte prevalenza nel settore della sanità.
"Dietro questo 13 per cento non c'è solo la freddezza dei numeri - spiega Fabrizio D'Aprile, responsabile Ufficio politiche Disabilità CGIL - ma ci sono persone a cui il pubblico chiude le porte in faccia. Sono i temi per cui la CGIL intende ribadire con forza anche in questo momento di difficoltà generale dove c'è chi pensa che in nome della crisi si possano sacrificare vite e persone, che alcuni diritti sono inalienabili. Paradossalmente parliamo di leggi dello Stato che vengono disattese proprio dalle pubbliche amministrazioni". “Siamo consapevoli delle difficoltà economiche di molte strutture - ha concluso Antonella Distefano - ma siano altrettanto certi che a pagare gli effetti della spending review non debbano essere le categorie più deboli”.
Altre Notizie | 11/12/2013
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