In ordine alla sentenza del CGA della Sicilia sul concorso ordinario per i dirigenti scolastici, la FLC Cgil ritiene di dover precisare e chiarire la propria posizione al fine di evitare possibili strumentalizzazioni od equivoci. La nostra è stata una presa di posizione assunta per senso di responsabilità, a tutela dell'interesse generale e per rifuggire deplorevoli opportunismi che non appartengono in nessun caso alla cultura confederale della nostra Organizzazione. 

Senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno portato alla decisione del CGA, al di là dei diritti individuali di tutti, ciò che preoccupa la FLC Cgil sono le ripercussioni che la sentenza potrebbe avere all'interno della scuola pubblica siciliana in un momento in cui registriamo il più grave attacco di sempre, teso a indebolirne l'immagine, l'efficacia, la qualità e soprattutto il ruolo sociale.    

Siamo convinti, da sempre, che occorra  affermare il valore della legalità coniugando l'esigenza della tutela individuale con l'interesse generale per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Pertanto, nel caso specifico, nel rispetto del pronunciamento del CGA, è necessario che l'Amministrazione Regionale della scuola chiarisca con urgenza quali scelte intende assumere.

Per la salvaguardia degli interessi di tutti, nel ribadire quanto da noi sostenuto, riteniamo vadano  tutelati anche i diritti soggettivi degli esclusi che con le illegittimità sentenziate dal CGA, rivendicano la regolarità delle procedure concorsuali.

Scuola | 06/06/2009