Anche in Sicilia la protesta continua

Anche in Sicilia la protesta continua
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( Da “La Repubblica” 01/12/2010)

 

08:17

Palermo, un centinaio di studenti occupano il Comune .

Un centinaio di studenti che protestavano contro la riforma dell'istruzione approvata ieri a Montecitorio, hanno occupato la notte scorsa il Palazzo delle Aquile, sede del comune di Palermo. Nel corso di un'assemblea durata un paio d'ore, gli studenti hanno deciso di proseguire l'occupazione delle scuole e delle facoltà universitarie fino al prossimo 14 dicembre, giorno in cui alla camera è previsto il voto di fiducia al governo.

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10:14

Occupazioni nelle università di Palermo e Catania.

Tra ieri sera e stamattina gruppi di studenti hanno occupato la facoltà di Ingegneria di Palermo e alcune aule di Medicina. La notizia, comunicata agli studenti con un tam tam su Facebook, è stata confermata dai coordinatori della protesta universitaria. A Palermo erano già occupate le facoltà di Lettere, Scienze matematiche e Scienze Politiche. La notte scorsa studenti di Scienze e tecnologie chimiche di Catania hanno occupato l'aula magna del dipartimento universitario, dove è prevista un'assemblea di studenti, docenti e ricercatori. Assemblee permanenti sono in corso anche nella facoltà di Scienze politiche e nel liceo classico Nicola Spedalieri per contestare "un governo insensibile al futuro dei propri giovani" .

PALERMO

In alcune facoltà è finita l'occupazione ma continuano assemblee e cortei

Stamatttina alcuni cortei spontanei di studenti delle scuole superiori hanno bloccato il traffico in viale Strasburgo e in via Croce Rossa a Palermo. La protesta degli studenti non si ferma nonostante il ddl sulla riforma dell'università predisposto dal ministro Maria Stella Gelmini sia stato approvato ieri dalla Camera. Diverse scuole di Palermo hanno deciso di scendere di nuovo in piazza e molte restano occupate.

Si è conclusa nella notte l'occupazione da parte degli studenti del Municipio di Palermo, iniziata ieri sera. I giovani, un centinaio in tutto, hanno lasciato l'aula consiliare di Palazzo delle Aquile. Gli studenti avevano deciso, in un primo momento, di passare la notte lì dopo avere fatto saltare la seduta del Consiglio comunale di ieri sera.

Oggi, gli studenti di Medicina hanno occupato un'aula del polididattico di via Parlavecchio, vicino al Policlinico. Per il pomeriggio, gli occupanti hanno convocato un'assemblea di facoltà. "Protestiamo contro la riforma - dice Antonietta Lanzarotti dell'associazione Meditamondi - Una riforma che non solo non  risolve, ma anzi peggiora i problemi dell'università".

Dopo la mobilitazione di ieri, che si è conclusa con il blitz a Palazzo delle Aquile, proseguono oggi le occupazioni a Lettere e ai dipartimenti di Matematica e Biologia della facoltà di Scienze e al polididattico di Giurisprudenza in via Maqueda.
Si è già conclusa, invece, l'occupazione d'Ingegneria: ieri notte, un gruppo di studenti ha fatto irruzione nella sede della facoltà in viale delle Scienze. L'occupazione è durata poche ore. Già in mattinata, gli universitari hanno abbandonato le aule.

Al termine dell'assemblea di questo pomeriggio, gli studenti di Scienze politiche hanno deciso pure loro di interrompere l'occupazione della facoltà, in via Maqueda. "Abbiamo deciso di far ripartire le lezioni per non peggiorare una situazione già critica - dice Marco Siragusa del collettivo "20 luglio" - A causa dei molti corsi rimasti ancora senza docenti, si corre il rischio che l'anno accademico venga annullato. Ma la mobilitazione continua, seppur con altre forme".

L'assemblea di ieri al Comune ha stabilito di continuare l'occupazione delle facoltà che ancora non hanno disoccupato e delle scuole fino al 14 dicembre, data in cui la Camera voterà sulla mozione di sfiducia al governo.

30/11/2010

Palermo, per un giorno la città in mano agli studenti

Cortei, blocchi stradali, sit-in sui binari, infine irruzione al Comune

Ieri gli studenti hanno preso possesso della città per protestare contro la riforma Gelmini approvata nel tardo pomeriggio alla Camera. Gli studenti hanno bloccato la circonvallazione e dunque gli ingressi in autostrada. Hanno bloccato i binari alla stazione Notarbartolo . Hanno sfilato per le vie del centro con decine di manifesti e striscioni. Infine hanno occupato Sala delle Lapidi a al Comune facendo saltare la seduta del Consigli.

CATANIA, gli studenti bloccano i treni

Contro la riforma Gelmini gli universitari e i liceali hanno dato vita a una nuova manifestazione culminata nel sit-in alla stazione. Ritardi per i treni a lunga percorrenza

Per un'ora intera h anno bloccato la stazione ferroviaria di Catania mandando in tilt la circolazione, poi hanno proseguito la loro marcia verso il centro storico della città. Il movimento studentesco catanese va avanti e alla manifestazione di oggi contro la riforma Gelmini ha ancora una volta coinvolto ricercatori, docenti, precari, ma anche sindacati e altri cittadini.  Il blocco del traffico verificatosi tra le 11,20 e le 12,20, secondo quanto hanno comunicato dalle Ferrovie dello Stato, ha causato ritardi medi di 25 minuti per i due treni a lunga percorrenza.

Intanto, a Scienze politiche in mattinata è stata presidiata l'aula B, già occupata ieri sera e ancora "pacificamente invasa" dagli studenti. Anche gli studenti catanesi di Medicina ieri hanno protestato contro la riforma Gelmini  salendo sul tetto del Policlinico e iniziando, da lì, l'occupazione. Con quest'iniziativa "dall'alto",  i futuri medici hanno ribadito  il forte messaggio di protesta lanciato nei giorni scorsi dai loro colleghi, quando, pure in quel caso la protesta è iniziata dai tetti.

Il Coordinamento dei ricercatori ieri ha anche raggiunto il rifugio Sapienza, sull'Etna, per fissare uno striscione dallo slogan sin troppo chiaro: "Unict: ricercatori sul tetto d'Europa".

Altre Notizie | 01/12/2010

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