L’opposizione a tagli e riforme assume una connotazione sempre più trasversale: all’iniziativa promossa dal CPS c’erano studenti, ricercatori, la FLC Cgil e genitori.

Migliaia di persone hanno partecipato a Napoli alla manifestazione nazionale indetta dai comitati dei precari della scuola italiani. Novembre non è ancora arrivato, ma la protesta di oggi suona come la sigla di apertura di un mese fitto di scioperi e appuntamenti di mobilitazione a partire dal 17, con la giornata internazionale degli studenti e con la grande manifestazione nazionale della CGIL per il 27 novembre prossimo. 

Mercoledì 17 novembre lo stop riguarderà per la prima ora di servizio o lezione, il personale Comparto alta formazione artistica e musicale delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e il personale della scuola. Lo sciopero sarà per l'intera giornata nei comparti Università e Ricerca.

Alla manifestazione di Napoli hanno aderito Flc Cgil, i collettivi universitari, i ricercatori, gli studenti e la Fiom di Pomigliano. Partito da piazza Mancini, il corteo ha attraversato Corso Umberto, via Guglielmo Sanfelice, via Monteoliveto, Calata Trinità Maggiore fino a concludersi in piazza del Gesù nel tardo pomeriggio con i comizi e un concerto.

Dalla Sicilia sono partiti diversi pullman che hanno portato nella città partenopea precari, studenti, genitori e insegnanti di ruolo delle diverse province per chiedere il ritiro dei tagli previsti dalla riforma architettata dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Alla manifestazione ha partecipato Domenico Pantaleo, segretario generale FLC Cgil.

Scuola | 31/10/2010